Risotto con lo Sclopit (Silene, Strigoli, Stridoli, Carletti, Schioppettini)

Ingredienti per 2:

  • 160 gr di riso;
  • 1 mazzetto di Sclopit; (Silene, Strigoli, Stridoli, Carletti, Schioppettini)
  • mezza cipolla;
  • burro e olio extra vergine di oliva;
  • Sale e pepe;
  • Parmigiano.

Preparazione a modo mio:

Faccio soffriggere la cipolla tritata con un pezzo di burro ed un cucchiaio di olio extra vergine di oliva, aggiungo lo sclopit e lo lascio appassire. Unisco il riso, che lascio tostare per un attimo, dopodiché porto il risotto a cottura con del brodo vegetale. Manteco infine con un pezzetto di burro e parmigiano grattugiato.

Silene vulgaris (detta anche strigoli, stridoli o carletti, sclopit, schioppettini,)

‘Pianta conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà mangerecce. Si può comprendere quindi l’abbondanza di nomi popolari: oltre a quelli citati “sonaglini” e “cavoli della comare”.
Il nome del genere (Silene) si riferisce alla forma del palloncino del fiore. Si racconta che Bacco avesse un compagno di nome Sileno con una gran pancia rotonda. Ma probabilmente questo nome è anche connesso con la parola greca “sialon” (= saliva); un riferimento alla sostanza bianca attaccaticcia secreta dal fusto di molte specie del genere.
I calici rigonfi sono persistenti e mantengono la forma a palloncino che anzi nel tempo si irrigidisce per cui alla fine dell’estate si possono far scoppiare battendoli con la mano da qui un altro nome popolare: “schioppetini”. http://it.wikipedia.org/wiki/Silene_vulgaris

L`uso alimentare delle cime e delle foglie dello Sclopit ha una diffusione nazionale. Nel Bresciano si fanno cuocere con pochissima acqua in pentola coperta e si servono come contorno di salumi cotti. Nella stessa regione si impiegano per saporiti risotti magri (ARIETTI, 1974). Nel Veneto sono ricercati per zuppe, minestroni e, specialmente, per le classiche minestre di riso e fritture d`erbe. In Toscana sono consumati cotti, a guisa degli spinaci, oppure adoperati per il ripieno delle torte senesi o delle torte salate lunigiane (CORSI e PAGNI, 1979a). In Romagna si utilizzano come colorante nella pasta verde, come aromatizzante nei tortellini di ricotta e per fare le tipiche piadine. A Rimini si adoperano per preparare insalate crude, pastasciutta e ravioli. ‘http://www.dipbot.unict.it’